Gli archivi ritrovati: 100 anni di aerei e tecnologia

30 giugno 2020

Documentazione su oltre un secolo di storia finalmente recuperata e a disposizione di studiosi e ricercatori. Oltre 100 anni fa a Torino cominciava a consolidarsi quell’industria aeronautica che oggi, attraverso vari passaggi e trasformazioni è diventata la Divisione Velivoli di Leonardo.

Il primo volo di un aereo italiano era avvenuto nel gennaio del 1909, lo stesso anno in cui l’ing. Franz Miller, messinese di nascita, fondò a Torino la Officine Miller Costruzioni Aeronautiche la prima industria aeronautica. Nel 1912, sempre a Torino, un’azienda locale, la SIT (Società Italiana Torinese poi Società Italiana Transaerea), si attrezzava per poter avviare produzioni in serie di velivoli costruiti su licenza. Il 1° maggio 1913 veniva creata, a Varese, la Società Anonima Nieuport-Macchi.

Le esigenze della prima guerra mondiale indussero la Fiat a creare nel 1916 la SIA - FIAT (Società Italiana Aviazione, dal 1918 FIAT Aviazione), specializzata nella sola costruzione di velivoli mentre, nello stesso periodo, nacque anche la Pomilio, con stabilimenti proprio in Corso Francia 266, dove ancora oggi opera la Divisione Velivoli di Leonardo. Nel 1918 sia la SIT sia la stessa Pomilio passarono sotto il controllo della Ansaldo e l’area di Corso Francia assunse il nome di Cantiere Aeronautico Ansaldo 5. Alla fine del primo conflitto mondiale l’industria italiana aveva costruito oltre 12.000 velivoli, gran parte dei quali a Torino, con un grado crescente di progetti originali di successo.

L’armistizio portò un crollo della domanda ma anche le prime grandi concentrazioni industriali. L’Ansaldo nel 1926 cedette la propria attività aeronautica alla Fiat, che divenne l’unico produttore di aerei a Torino. A partire da quella data la storia dell’industria aeronautica del capoluogo piemontese è la storia delle sfide tecnologiche, delle vicende industriali, delle scelte politiche e delle migliaia di aerei costruiti nella città in questi oltre cento anni, legata al progressivo percorso di consolidamento e unificazione di tradizioni industriali aeronautiche diversificate.

La stessa Alenia Aermacchi ha pubblicato nel 2013, per le celebrazioni del proprio centenario, due volumi sulle vicende di un secolo di industria aeronautica italiana che riassumono, con un’ampia iconografia, la storia aziendale.

Questa storia è stata fissata in migliaia di disegni, fotografie, documenti di vario genere, volumi tecnici e scientifici, testimonianze, strumenti e oggetti di vario genere. Un patrimonio che, come si può immaginare, ha vissuto la propria vita in funzione delle tecnologie disponibili e poi, solo in parte conservato, catalogato e, come spesso accade, dimenticato, quando non addirittura semplicemente distrutto, alienato, per fare spazio, razionalizzare aree di lavoro, semplificare i processi. Il tempo ha portato a riorganizzazioni che hanno visto intere porzioni del grande stabilimento di Corso Francia mutare più volte la propria destinazione d’uso, senza contare i pesanti bombardamenti subiti all’inizio della seconda guerra mondiale e soprattutto nel 1944 che hanno devastato l’area contribuendo ulteriormente a rendere ancora più precaria l’esistenza di materiale tanto vasto quanto delicato. Ma tutto ciò che è stato conservato ha consentito a Leonardo di progettare e realizzare due iniziative che narrano la storia dell’industria aeronautica in Italia.

 

Il Museo Aeronautico e il Centro Documentazione Storica

Negli ultimi anni, grazie all’illuminato supporto del vertice aziendale e di alcune funzioni chiave dotate di una consolidata cultura aeronautica, nell’ambito della Divisione Velivoli di Leonardo è stato avviato un progetto volto all’identificazione, recupero e conservazione dell’ampio materiale storico ancora presente presso i siti industriali torinesi.

Un progetto corposo e articolato ha visto sul sito di Torino-Caselle la realizzazione di un vero e proprio “Museo Aeronautico” dove, utilizzando un hangar in disuso, sono stati posizionati i velivoli storici recuperati grazie al prezioso supporto del GAVS-Torino, Gruppo Amici Velivoli Storici, e dove le attività di manutenzione aerei e accoglienza visitatori sono svolte dai volontari del Gruppo Seniores Leonardo. Nello stabilimento di Torino-Corso Francia si è provveduto, invece, a costituire un Centro Documentazione Storica, gestito anche in questo caso da altri volontari del Gruppo Seniores Leonardo.

Il museo aeronautico della Divisione Velivoli si può considerare un’iniziativa di successo consolidata, visto che è già stato visitato da un gran numero di persone. Oltre alle visite istituzionali lo spazio museale è stato utilizzato per visite di associazioni, club, industrie o, per esempio, nel corso di iniziative quali “Fabbriche Aperte” della Regione Piemonte e “Porte Aperte all’Aeroporto” della SAGAT di Torino.

Diverso il discorso per il Centro Documentazione Storica. Grazie all’impegno dei volontari del Gruppo Seniores Leonardo per la ricerca e selezione del materiale e dopo la sua sistemazione in un’apposita area dello stabilimento di Torino-Corso Francia, solo dagli ultimi mesi del 2019 si è potuto iniziare ad accogliere appassionati, ricercatori e studiosi interessati a visionare il materiale storico. Il materiale, che è di assoluta eccellenza e di grande interesse, è sottoposto ad un continuo processo di raccolta, pulizia e catalogazione, ed è costituito da disegni tecnici su carta e lucido di aerei e componenti a partire dagli anni ’10 del secolo scorso, lastre, fotografie, microfilm, resoconti e documenti, volumi, strumentazione per test; l’elenco è lungo e il materiale presenta innumerevoli sfide per la sua corretta conservazione soprattutto se, come in questo caso, la volontà è quella di renderlo disponibile a ricercatori e studiosi.

“Si tratta di un progetto ambizioso, ovviamente in continuo divenire vista la mole del materiale interessato – dice Claudio Altare, Presidente del Gruppo Seniores Leonardo Divisione Velivoli – considerando anche l’evoluzione dei metodi di conservazione e dei criteri di catalogazione. Ma è una iniziativa che ha raccolto attorno a sè un numero sorprendentemente elevato di Volontari Seniores ex-dipendenti, animati dalla passione per il mondo aeronautico e dal senso di appartenenza all’azienda”.

Ognuno dei volontari, provenendo da vari settori, è risultato portatore di esperienze specifiche e conoscenze particolari che hanno contribuito a rendere il Centro Documentazione Storica un vero e proprio “archivio storico”, capace di tramandare alle generazioni future la varietà e la ricchezza dei progetti tecnici realizzati nella nostra azienda in questi cento e più anni di attività, un patrimonio tecnico che costituisce parte fondamentale della tradizione e della capacità aeronautica italiana.