Fincantieri e Finmeccanica rinnoveranno la flotta della Marina Militare

Firmati i primi contratti con OCCAR per la costruzione di sette unità navali

Fincantieri, uno dei primi gruppi cantieristici al mondo e operatore di riferimento nella navalmeccanica militare, e Finmeccanica, principale gruppo industriale italiano leader nel campo delle alte tecnologie, costruiranno ed equipaggeranno le unità previste dal piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.

Trieste - Roma  07 maggio 2015 11:00

Trieste - Roma, 7 maggio 2015 – Fincantieri, uno dei primi gruppi cantieristici al mondo e operatore di riferimento nella navalmeccanica militare, e Finmeccanica, principale gruppo industriale italiano leader nel campo delle alte tecnologie, costruiranno ed equipaggeranno le unità previste dal piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.

 

Nell’ambito del piano, OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation sur l’Armement, l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti) ha firmato l’ordine per l’esecuzione contrattuale con il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI), costituito tra Fincantieri, mandataria, e Finmeccanica, attraverso Selex ES, mandante, per la costruzione di sei pattugliatori con ulteriori quattro in opzione (PPA, ovvero Pattugliatori Polivalenti d’Altura) e per una unità di supporto logistico (LSS, ovvero Logistic Support Ship).

 

Il valore dei contratti delle sette unità è pari a circa 3,5 miliardi di euro, di cui la quota di Fincantieri è pari a circa 2,3 miliardi di euro, mentre quella di Finmeccanica ammonta a circa 1,2 miliardi di euro.

 

I contratti prevedono diverse fasi di attivazione ed oggi OCCAR ha attivato la Fase 1 relativa alle attività propedeutiche  alla costruzione del primo PPA e dell’unità di supporto logistico, per un controvalore pari a 372 milioni di euro, di cui la quota Fincantieri è pari a 220 milioni di euro e quella di Finmeccanica è pari a 152 milioni di euro.  L’attivazione delle Fasi successive relative alle altre unità è prevista nei prossimi mesi.

 

La consegna dell’unità di supporto logistico è prevista nel 2019, mentre per il primo pattugliatore è prevista nel 2021. Le consegne dei successivi pattugliatori sono previste nel 2022, 2023, 2024 con due unità e nel 2025.

 

In generale, il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare (la cosiddetta “Legge navale”) si avvale di un finanziamento complessivo di 5,4 miliardi di euro, e prevede la costruzione, oltre alle unità di cui sopra, di un’unità da trasporto e sbarco (LHD) attraverso la forma di un contratto pubblico con l’Amministrazione della Difesa Italiana, la cui finalizzazione è in corso. In particolare:

  • Un’unità di supporto logistico (LSS, ovvero Logistic Support Ship)
  • Sei pattugliatori (PPA, ovvero Pattugliatori Polivalenti d’Altura) con ulteriori quattro in opzione
  • Un’unità da trasporto e sbarco (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock)

 

La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza. In particolare queste unità presentano un doppio profilo di impiego (il c.d. dual use), quello tipicamente militare e quello per operazioni di protezione civile e soccorso in mare; in aggiunta hanno un basso impatto ambientale, attraverso avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici) e di controllo degli effluenti biologici.

 

Il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) è stato costituito secondo quanto previsto dall’accordo di collaborazione nel settore delle costruzioni di navi militari tra Fincantieri e Finmeccanica siglato nell’ottobre 2014, all’interno del quale Fincantieri agisce da interfaccia unica verso il cliente, consentendo, al contempo, di valorizzare l’offerta dei prodotti di Finmeccanica in ambito navale.

 

Oltre alla costruzione di queste unità presso i propri cantieri, Fincantieri fornirà il supporto al ciclo vita nei primi dieci anni, articolato in attività di logistica (corsi, ricambi, documentazione tecnica) durante la costruzione delle unità e ISS, In Service Support (attività manutentiva), sviluppata durante l’esercizio in post-consegna, nonché quella di componenti e macchinari navali realizzati dalla Direzione Sistemi e Componenti, quali linee d’assi, timoneria, eliche di manovra, pinne stabilizzatrici e altri impianti di movimentazione, e l’impianto di automazione e parte di forniture speciali per i PPA ad opera della controllata Seastema S.p.A.

 

Finmeccanica, attraverso Selex ES, avrà il ruolo di prime contractor per il sistema di combattimento di tutte le nuove unità navali. Fornirà, inoltre, sensori, tra i quali i nuovi radar multifunzionali e avrà anche la responsabilità di tutti i sottosistemi, inclusi quelli realizzati dalle società Oto Melara, WASS, MBDA ed Elettronica.

 

Inoltre Selex ES e Fincantieri svilupperanno insieme l’innovativo sistema denominato “Cockpit” che consentirà, per la prima volta, di gestire in modo integrato le operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di operatori grazie alle tecniche di “realtà aumentata”.

 

L’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha commentato: “Questo programma, oltre alle significative implicazioni geo-politiche con il rilancio del ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, ha una profonda valenza industriale. Esso permette infatti di aumentare i livelli di occupazione e dello sviluppo della ricerca tecnologica non solo per il nostro gruppo, ma per tutte le aziende dell’indotto. Mi preme a questo proposito ricordare, come dimostrato da uno studio del Censis, che l’industria navalmeccanica permette di generare una ricaduta economica nell’indotto fino a quasi 4 volte l’investimento originale, con un impatto sull’occupazione pari a 9 volte gli occupati diretti in Fincantieri. In aggiunta sarà anche rilanciata, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti ad alta tecnologia, la nostra Direzione Sistemi e Componenti”. Bono ha poi concluso: “Come sempre, Fincantieri è impegnata a fornire alla nostra Marina Militare prodotti di alta qualità, sviluppati utilizzando le più moderne tecnologie, nei tempi e nei costi previsti”.

 

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, ha dichiarato: “Questo importante programma offre l’opportunità di valorizzare fortemente il patrimonio tecnologico di Finmeccanica nel settore navale.  Attraverso lo sviluppo dei prodotti finalizzati alle nuove unità della Marina Militare, Finmeccanica si propone di accrescere ulteriormente la propria competenza nell’alta tecnologia dei nuovi sistemi di combattimento navale e, in particolare, in campi strategici, quali i sensori, radar multifunzionali e l’integrazione multisensoriale. Il risultato di questo sviluppo, che renderà le nuove navi della Marina Militare all’avanguardia tecnologica, potrà essere valorizzato anche sul mercato internazionale, dove Finmeccanica vanta una lunga tradizione e un grande apprezzamento da parte dei clienti”. Moretti ha così concluso: “L’impegno in questo nuovo programma conferma la volontà dell’azienda di rafforzarsi ed investire ulteriormente nel settore dell’alta tecnologia navale”.