Lancio del BriteCloud 218 di Leonardo da un drone bersaglio: test delle Forze Armate tedesche dimostra le sue capacità di protezione

Roma  17 febbraio 2021 11:23

  • Provata la capacità del dispositivo elettronico flare di Leonardo di evitare missili a guida radar semi-attiva (Semi-Active Radar - SAR)
  • Le Forze Armate tedesche sono le prime a testare il BriteCloud a protezione di droni bersaglio (Remotely Piloted Air Target Systems - RPATS)
  • Sono in corso una serie di test negli USA, guidate dalla US Air National Guard, sul BriteCloud 218 per confermarne la sua compatibilità con i velivoli F-16

 

È stata completata di recente una prova che ha visto le Forze Armate tedesche lanciare il decoy BriteCloud 218 di Leonardo da un drone bersaglio di Airbus, utilizzato come test bed per valutare il suo potenziale a protezione dei velivoli da missili radio-guidati. La prova, condotta con il supporto di Airbus, Leonardo e la società tedesca di analisi e test IABG, ha visto lanciare il BriteCloud 218 dal drone bersaglio durante il volo; così il velivolo ha evitato con successo missili a guida radar semi-attiva.

Il BriteCloud è un dispositivo elettronico delle dimensioni di un flare che protegge i velivoli dai più moderni missili radio guidati. Lanciato da un dispenser per contromisure standard, trasmette potenti emissioni radio che simulano l’obiettivo atteso dal missile, attirando così la minaccia sul BriteCloud, lontano dalla piattaforma. Il sistema è una novità a livello mondiale, con Leonardo unica azienda ad aver portato con successo questa sofisticata tecnologia di jamming alle dimensioni di un flare.

La prova con le Forze Armate tedesche rappresenta il primo lancio del BriteCloud da una piattaforma RPATS (Remotely Piloted Air Target System). Con i sistemi a pilotaggio remoto che diventano asset sempre più importanti, l’attenzione si sta concentrando sulla loro protezione da attacchi. BriteCloud, che non richiede interventi di integrazione, rappresenta una soluzione vantaggiosa anche per equipaggiare droni con capacità di jamming di ultima generazione. Il sistema è decisamente più efficace delle tradizionali contromisure chaff (radar riflettenti), grazie a un computer di bordo che implementa le ultime tecnologie di electronic warfare per la protezione dalle attuali minacce. 

La variante BriteCloud 218 utilizzata nel test ingloba questa tecnologia in un involucro per contromisure rettangolare standard. Questo significa che è compatibile con una serie di dispenser di uso comune, come l’AN/ALE-47, aumentando significativamente le difese di jet di precedente generazione quali F-15 e F-16, così come di piattaforme a pilotaggio remoto.  

Il BriteCloud 218 è attualmente impegnato nel programma statunitense Foreign Comparative Testing (FCT), guidato dall’US Air National Guard (ANG), che potrebbe portare il Sistema a entrare in linea con l’Air Combat Command dell’USAF e con altri reparti americani. Nel frattempo, il BriteCloud 55 di Leonardo, leggermente più grande e compatibile con dispenser da 55mm come quelli dell’Eurofighter Typhoon e del Gripen, è in servizio con la Royal Air Force.