Uomini d'acciaio in mostra

La storia dell'Industria italiana del ‘900 è fatta del talento e dell'inventiva di uomini coraggiosi ed innovativi. Ritroviamo alcuni di questi personaggi nella storia delle Aziende Finmeccanica, personaggi come Attilio Odero e Giuseppe Orlando, che tra il 1905 e il 1908 parteciparono alla costituzione della Vickers Terni, l'impresa che gettò le basi di quella che è oggi OTO Melara, attiva nel settore dei sistemi d'arma terrestri e navali.

Roma  30 novembre 2014

La storia dell’Industria italiana del ‘900 è fatta del talento e dell'inventiva di uomini coraggiosi ed innovativi. Ritroviamo alcuni di questi personaggi  nella storia delle Aziende Finmeccanica, personaggi come Attilio Odero e Giuseppe Orlando, che tra il 1905 e il 1908 parteciparono alla costituzione della Vickers Terni, l'impresa che gettò le basi di quella che è oggi OTO Melara, attiva nel settore dei sistemi d’arma terrestri e navali.

 

“Uomini d’acciaio 1900-1920. La Spezia tra sogno e divenire” ci racconta la storia di questi uomini : una mostra fotografica e multimediale, nata da un progetto del Comune della Spezia, della Marina Militare, della Fondazione Fincantieri e dell’Associazione Museo della Melara (attraverso OTO Melara) nell’ambito dell’attività di tutela e valorizzazione dei diversi patrimoni archivistici del territorio.

 

La mostra, che si tiene nella Palazzina delle Arti di La Spezia, rimarrà aperta al pubblico dal 28 novembre al 29 marzo 2015. Articolata in tre filoni tematici - Città, Industria, Imprese militari - l'esposizione prende in considerazione reperti e materiali archivistici di varia natura: fotografici, tecnici, epistolari conservati sia presso gli archivi storici aziendali, sia presso gli archivi del territorio, nell’ottica di ampliare la fruizione del patrimonio documentale, rendendolo più facilmente disponibile all’interno di un unico circuito cittadino e territoriale. Il materiale è stato studiato e selezionato con l’intento di raccontare gli uomini che si sono maggiormente distinti per ingegno, capacità, azioni eroiche e contributi alla crescita e allo sviluppo della Spezia, nel periodo compreso tra i primi anni del ‘900 e la fine della Prima Guerra Mondiale.

 

Fra questi ritroviamo, appunto, Attilio Odero (1854-1945), imprenditore del settore navale, automobilistico e delle acciaierie e Giuseppe Orlando (1855-1926), ingegnere e industriale attivo in campo cantieristico, siderurgico, metallurgico e armiero. Entrambi si impegnarono nella Vickers-Terni, joint venture tra le Acciaierie Terni e la britannica Vickers per la creazione di uno stabilimento dedicato alle artiglierie navali nel quartiere della Melara, a La Spezia. Nel 1929 i due imprenditori rilevarono l’Azienda, ormai rimasta alle Acciaierie Terni, in seguito all’uscita del socio britannico, e diedero vita alla Oderno-Terni-Orlando (da cui l’acronimo presente nel marchio dell’attuale OTO Melara) unendola ai cantieri navali Odero di Genova e Orlando di Livorno. Nel 1933, in seguito ad un periodo di crisi, l'impresa venne rilevata dall’IRI – Istituto per la Ricostruzione Industriale. I nomi di Odero e Orlando sono legati ad altre storiche società confluite nel Gruppo Finmeccanica: i cantieri navali Odero raccolsero la proprietà dell’Ansaldo –San Giorgio di Genova, mentre Orlando assunse la carica di presidente di numerose società industriali tra cui Officine Galileo, alla cui creazione collaborò attivamente, Ernesto Breda e il silurificio Whitehead di Fiume da lui rilevato e che negli anni successivi diede vita all’attuale WASS.

 

Il percorso espositivo propone numerose figure di protagonisti del panorama industriale e militare del territorio come Alessandro Marchetti (1884-1966), ingegnere e progettista aeronautico, che fu direttore tecnico della Vickers-Terni e progettò il Marchetti MVT , un velivolo da caccia vincitore tra il 1918 e 1919 di vari primati di velocità. La passione per il volo portò Marchetti qualche anno più tardi a rilevare la SIAI (Società Idrovolanti Alta Italia)-Savoia che divenne in seguito SIAI-Marchetti, un’altra azienda storica le cui tracce si possono ritrovare nell’albero genealogico di Finmeccanica. Vale la pena di citare un altro personaggio ricordato nella mostra e cioè Mario Calderara (1879-1944), ufficiale della Regia Marina, inventore, sperimentatore e pioniere del volo, nonché primo pilota italiano a conseguire il brevetto di volo nel 1909 prendendo lezioni direttamente da Wilbur Wright e entrando in contatto con i maggiori sperimentatori del volo dell’epoca come Otto Lillienthal, Léon Delagrange e Gabriel Voisin. E poi ancora, Attilio Baratta, che progettò l’acquedotto civico costruito nei primi anni del secolo scorso per soddisfare l’aumentato bisogno idrico della popolazione; Angelo Belloni, ufficiale e poi consulente tecnico della Regia Marina che, attraverso le sue invenzioni (la vasca Belloni per l’uscita dai sommergibili e il cappuccio Belloni che permise il movimento autonomo dell’uomo sotto il pelo dell’acqua), contribuì alla nascita della subacquea moderna e rese possibile le imprese degli incursori durante la seconda guerra mondiale. E infine, Raffaele Rossetti (1881-1952), ufficiale della Regia Marina, ingegnere, progettista, collaudatore e operatore della torpedine semovente Rossetti o “Mignatta”, protagonista nel 1918 della storica ed eroica impresa dell’affondamento della corazzata austriaca “Viribus Unitis” nel porto di Pola, in Istria.