Simonetta Iarlori ai Dialoghi Matematici: trasversalità, conoscenze come modello per ragazzi e insegnanti

10 maggio 2021

La Chief People Organisation and Trasformation Officer di Leonardo incontra il ministro Bianchi.

Pronti a collaborare con il Ministero dell’Istruzione per consentire agli insegnanti di aggiornarsi sulle competenze richieste dalle aziende, nell’ottica di una `trasversalità` delle conoscenze, di un modello, cioè, che armonizzi culture scientifiche e umanistiche. E’ quanto Leonardo, con l’intervento di Simonetta Iarlori, Chief People Organisation and Trasformation Officer, nel corso dell`evento digitale "Dialoghi matematici", ha ribadito al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. "Da noi ci sono tante competenze STEM e potremmo aiutare molto il Ministero a formare i professori - ha sottolineato Simonetta Iarlori -. Dobbiamo allargare la capacità e la sensibilità matematica non solo dei ragazzi, ma prima di tutto degli insegnanti. Come Leonardo ci impegniamo a proporre una migliore spiegazione delle competenze di cui abbiamo bisogno, che sono trasversali".

La seconda tappa dei Dialoghi Matematici, realizzati in coproduzione con Fondazione Musica per Roma e, con il contributo anche di Leonardo, ha provato proprio a rispondere alla domanda su come attrarre le nuove generazioni verso la scienza dei numeri, verificato che l’insegnamento della matematica, e in genere delle materie scientifiche (i cosiddetti studi STEM nell’acronimo inglese che li racchiude), è un punto di tutte le agende formative.

Però, questo non significa non tener più conto dei nostri studi classici che non devono essere considerati alternativi. Gli studi classici e scientifici sono linguaggi che devono servire entrambi ai ragazzi per capire un mondo che diventa sempre più complesso.

Per sostenere i contenuti di apprendimento bisogna aumentare i contenuti educativi e su questo, ha sottolineato Simonetta Iarlori, è auspicabile "un percorso di crescita insieme al Ministero dell’Istruzione: le aziende con un recruiting più mirato ed il Ministero nel campo della formazione". In questo contesto, Leonardo può contribuire "a spiegare ai professori la digitalizzazione, che in Italia rappresenta ancora un importante barriera alla conoscenza”. “Dò il mio impegno come Leonardo, anche attraverso la Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, nella consapevolezza dell’importanza di poter aiutare nel settore della formazione, spiegando quali siano le necessità delle aziende", ha detto Simonetta Iarlori al ministro Bianchi.

D’altronde l’esperienza Leonardo si basa sul concetto di trasversalità delle competenze. "In Leonardo abbiamo l’obiettivo di non assumere solo ingegneri ma anche umanisti, come stiamo già facendo. È evidente che il pensiero laterale aiuta e che dobbiamo supportare le istituzioni a lavorare sempre di più nella formazione degli studenti, mettendo a disposizione alcuni strumenti. Non vorrei perciò limitarmi alle competenze STEM - ha precisato il Chief People Organisation and Trasformation Officer di Leonardo – perché dobbiamo migliorare a tutto tondo il mondo della conoscenza. Per esempio la musica, che ha dietro i numeri, e l’arte, sono due linguaggi, due espressioni diverse, ma dietro c’è una conoscenza profonda da promuovere e trasferire alle nostre persone". 

Del resto, ciò che conta, secondo Simonetta Iarlori, "non è essere laureati in ingegneria aerospaziale, ma aver la capacità di applicare la propria conoscenza in processi evolutivi più complessi di quelli finora immaginati". In quest’ottica, "le aziende, insieme al Governo, devono impegnarsi a formare e a `modellare`, perché se le aziende non portano la vita reale all’interno dei modelli nessuno potrà mai cambiare la cultura". In Leonardo, dove l’Intelligenza Artificiale si avvale del nuovo supercomputer "davinci-1", "la mia ambizione - ha concluso Iarlori - è anche quella di modellare le organizzazioni del futuro: tanti fenomeni umani possono essere modellati applicando l’Intelligenza Artificiale al servizio dell’uomo".